Il comune di Marta è una località capace di accendere, grazie alla sua storia ricca e travagliata, la curiosità degli appassionati di storia più incalliti.

Le origini dell’insediamento di Marta si perdono nella leggenda e sono tutt’oggi affascinanti e misteriose.

La tradizione attribuisce ad un pronipote di Noè la fondazione del primo aggregato abitativo. Altre ipotesi parlano di origine fenicia, etrusca oppure semplicemente romana.

Sicuramente, la zona era abitata, anche se non massivamente, già nel periodo etrusco.

Ad ogni modo, la prima fonte storica che attesta l’esistenza del paese di Marta risale al 726 d.c.

A causa della sua posizione strategica, affacciata sul fiume Marta, la cittadella ha sempre goduto di grandissima considerazione commerciale.

Per questa motivazione, per tutto il periodo medievale e rinascimentale è stata oggetto di contese anche molto violente fra i nobili di zona, come ad esempio i Di Vico, e la chiesa.

Dominata anche dai Farnese e dagli Sforza, Marta è diventata libera solo dopo l’unità d’Italia.

La storia del borgo è legata anche a quella dell’Isola Martana. Nel 500 d.c. infatti la regina Amalasunta, figlia di Teodorico ultimo re degli Ostrogoti, fu sequestrata e trasportata proprio qui.

Lì restò segregata e probabilmente fu assassinata ad opera del marito e cugino Teodato, in accordo con gli Ostrogoti.

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